Archive for ottobre, 2010


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Il nostro intero sistema solare e la Galassia della Via Lattea sono ora entrati in una porzione di cielo dalla carica molto elevata. Siamo immersi nella Cintura Fotonica, un periodo di luce intensa in cui abbiamo iniziato ad entrare alla fine degli anni ’90 e in cui rimarremo per circa 2.000 anni. In questo importante momento, le energie provenienti dalla Cintura Fotonica stanno innescando un riassetto totale della vita per come la conosciamo. Ciò accade perché l’energia della luce fotonica ha la capacità di spostare tutta la vita all’interno di una dimensione dalla frequenza più elevata, poiché contiene in sé i semi dell’illuminazione di tutto. Le strutture atomiche interne alle cellule del nostro corpo stanno lentamente ri-sintonizzandosi per combaciare con queste frequenze in aumento. Stiamo trasformandoci da corpi di terza dimensione a base carbonio (risuonanti alla frequenza e rotazione atomica del carbonio) a corpi cristallini di quinta dimensione e oltre, o corpi di luce (corrispondenti alla frequenza e rotazione atomica del cristallo). Parimenti, anche i corpi degli animali, la vita vegetale e tutto ciò che esiste sopra e dentro alla Terra sta facendo questa transizione, come pure la nostra intera galassia.

Man mano che il processo di ricostruzione dei nostri corpi di luce andrà avanti, inizieremo pian piano a notare gli effetti del divenire pienamente consapevoli, o multidimensionali. Tale stato si avrà quando il nostro DNA a 12 filamenti si sarà finalmente congiunto, riconnesso e attivato. Sperimenteremo allora la vita all’interno della coscienza multidimensionale. A tale livello di coscienza possiamo vivere nella terza dimensione conservando al contempo la nostra connessione e relazione con gli esseri dei reami superiori. Non saremo più tagliati fuori dalle altre dimensioni come siamo ora, e funzioneremo da uno stato di compassione centrata nel cuore (coscienza Cristica). Questo avverrà indipendentemente da quale dimensione ci troveremo noi stessi ad abitare. Impareremo come vivere con successo in una società galattica ed infine in una società universale. Attualmente, la maggioranza degli esseri umani ha attivi due filamenti di DNA, rappresentati da una doppia elica intrecciata. Alcune persone hanno sviluppato ed integrato tre o più filamenti, ed un gran numero di bambini nuovi nati in questo periodo (i bambini cristallo), ne hanno già attivi molti di più.

Ognuno dei 12 filamenti di DNA rappresenta uno dei dodici aspetti della coscienza multidimensionale. Tre filamenti del DNA rappresentano e governano il corpo fisico, altri tre si occupano del corpo emozionale, altri tre del corpo mentale, e i restanti tre del corpo spirituale. Tutti questi aspetti vengono rappresentati nel nostro corpo da nuovi percorsi neurali che vanno al cervello. Essi sono connessi e nutriti dal sistema endocrino tramite un sistema di ghiandole prive di condotto. Queste ghiandole lavorano in coppia con i vortici di energia dentro al nostro corpo, noti come chakra. Quando tutti i percorsi neurali lavoreranno liberamente insieme al nostro sistema di chakra, essi offriranno il passaggio verso i regni superiori, dando come risultato il nostro poter sperimentare la coscienza della multidimensionalità.

IL SISTEMA DEI CHAKRA

Noi viviamo in un universo messo in moto dalle leggi dell’elettricità e del magnetismo, il che si riflette in tutte le forme di vita di terza dimensione al suo interno. Le nostre stelle e i pianeti (forme di vita geo-magnetica) hanno tutte un polo nord e un polo sud, con linee di forze magnetiche che scorrono tra i due. I nostri corpi umani (forme di vita bio-magnetica) si uniformano anch’essi a tale campo magnetico bi-polare, con la cima della testa che costituisce il nostro polo nord e le piante dei piedi che sono il nostro polo sud. In una rappresentazione di terza dimensione, il movimento di queste linee di forza tra la nostra testa e i piedi, avvolge completamente il corpo all’interno di una struttura eterica conosciuta come un toroide a tubo. Immaginatevi questo campo energetico a forma di “ciambellina” che si estende totalmente intorno al vostro corpo. È chiamato la vostra aura. Avete notato che quando incontrate una persona per la prima volta vi capita di esserne istintivamente attratti ? Può essere la dimostrazione che entrambe le vostre auree vibrano in sintonia, risuonano insieme. La stessa cosa può esser vera quando la presenza di un altro viene sentita con disagio. Forse le energie elettro-magnetiche delle vostre auree si respingono a vicenda. Al centro di ogni campo magnetico bi-polare c’è un nucleo magnetico che va da nord a sud. Nel caso di una semplice barretta magnetica, si tratta di un pezzo di metallo magnetizzato. Nel caso del bio-magnetico corpo umano è un canale, osservabile solo nella materia sottile, chiamato tubo pranico. All’interno di questo nucleo è contenuta la forza vitale per sostenere la creazione di ogni individuo durante la sua esistenza.

YogaOgni tradizione spirituale identifica e riconosce la forza vitale, quel grande campo di potenziali che genera e poi mantiene in esistenza ogni singola cosa, momento dopo momento. Negli insegnamenti spirituali Cinesi la forza vitale è chiamata qi o chi (per es. nel Tai Chi, per accrescere la forza vitale), mentre quelli Giapponesi e Coreani la chiamano ki (nel Rei-ki, che significa guarigione tramite la forza vitale). Nelle tradizioni Indiane e Tibetane viene identificata col prana. La tradizione Cristiana chiama la forza vitale, grazia che santifica, o grazia. Chi pratica le tecniche spirituali della New Age, si riferisce a questo campo coi termini di luce o luce bianca, mentre ai fisici è noto come campo sub-atomico o campo quantico. In questo periodo, la forza vitale viene anche intensificata ed amplificata dalla Cintura Fotonica. Mentre girate tra le grandi quantità di persone tutte prese dalle loro faccende, in una qualsiasi grande città, potete notare ed identificare molti di quelli che stanno soffrendo di un diminuito accesso alla forza vitale. Si rivela dal loro stato di salute, dal loro senso di apertura e sicurezza di sé, e anche dal modo in cui si rapportano agli altri e si comportano. Dobbiamo tutti accedere pienamente e completamente alla forza vitale, per massimizzarne i benefici nella nostra esistenza quotidiana. Il nostro sistema di chakra è il veicolo meravigliosamente progettato per adempiere a tale funzione.

Chakra, in Sanscrito, vuol dire “disco che rotea” o “ruota”. È uno dei tanti nomi umani usati, per definire ciò che viene sentita essere una connessione bio-fisica con la nostra anima o spirito. Queste connessioni energetiche, o chakra, esistono affinché l’anima o spirito sia immerso nel corpo fisico e sia ad esso completamente mescolato. Al momento ciascuno di noi ha sette di queste connessioni energetiche, intessute nei centri meridiani del corpo, alcuni dei quali si trovano lungo la spina dorsale. Questi centri sono simili, per funzione, alla scatola di derivazione (o centralina elettrica) rinvenibile nel sistema elettrico di una casa o un ufficio. Il nostro corpo fisico viene controllato anche da una serie di circuiti neuro-elettrici altamente complessi, con un gran numero di ubicazioni specifiche in cui questi circuiti convergono. Ognuna di queste ubicazioni viene monitorata da uno speciale mini computer-neurale, collegato al cervello per mezzo del sistema nervoso centrale. Continua a leggere

“Io non mangerò mai più carne finché il mondo esiste”. I Cor. 8:13.

“L’estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei confronti della carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza atavica, cioè alla sopravvivenza dell’istinto primitivo dei nostri antenati preistorici che non mangiavano carne” – (J. H. Kellog, M.D., editore Buona Saluto).

“È stata notata l’enorme quantità di morti in America dovuta al morbo di Bright. Non ho più dubbi che la dieta ricca di carne rovini i reni, specialmente considerando gli esperimenti dei dr. Newburgh, i quali provano che possiamo, con certezza matematica, produrre il morbo di Bright anche nei topi, mettendoli a dieta con molta carne” – (M. Hindhede, M.D., Commissario della Sanità in Danimarca),

La carne è stata a lungo sospettata di essere un cibo povero. Un’ampia esperienza sta provando che il sospetto è fondato. L’avvertimento di solito era: mangia meno carne. Ora è: non mangiare la carne. Gli uomini un tempo credevano che la carne fosse necessaria per produrre sangue. Ora è noto che la frutta fresca, le bacche e le verdure forniscono il corpo di materiale migliore di quello che danno le migliori bistecche.

Il brodo di manzo è stato a lungo considerato un valido tonico e stimolante, quasi indispensabile per i malati deboli. Ora è noto che è vero il contrario. Secondo un eminente medico francese, il brodo di manzo è una «vera soluzione di veleni». Il dottor Austin Flint, dei Bellevue Hospital College, uno dei più importanti medici d’America, fece un’analisi chimica dei brodo di manzo, e scoprì che il risultato era praticamente lo stesso di un’analisi dell’urina.

È inevitabile che sia così, perché il brodo di manzo, il brodo di carne, il brodo di pollo, il bollito e gli estratti di carne di tutti i tipi sono dei veri e propri tessuti disintegrati, preparati artificialmente, proprio come l’urina, che è composta da tessuti disintegrati, prodotti dal metabolismo dei corpo. Il brodo di manzo, perciò, è un veleno che intossica. Non ha proprietà nutritive; il suo uso non è mai indicato; né ha la capacità di aiutare i malati deboli o i convalescenti.

Bouchard scoprì che aggiungendo la carne nel regime dietetico, la tossicità dell’urina aumentava del 50%, e se la dieta consisteva interamente di carne, la tossicità aumentava dei 400%. Sterling scoprì che mangiare carne aumentava il contenuto di acido urico dell’urina da tre a dieci volte. Alla luce di questo, è da ricordare che l’acido urico, in combinazione con altre tossine, è considerato da molti ricercatori il più attivo di tutte le sostanze che producono le malattie.

Un tempo si supponeva che la carne fosse particolarmente salutare nella cura della tisi. Qualche anno fa un tedesco entusiasta fondò un’istituzione col proposito di nutrire i tisici esclusivamente con la carne, usando principalmente carne cruda. L’iniziativa fallì in sei mesi.

La carne si decompone nel tratto digestivo; il veleno risultante viene assorbito e il sangue contaminato, con risultati disastrosi. Questa è la principale causa che predispone al cancro, alla tisi e ad altri tipi di anormalità.

Gli esami post mortem, fatti in centinaia di casi al Phipps Institute di Philadelphia, hanno dimostrato che l’86% di tutti i malati di tisi avevano anche i reni malati, e in uno stadio abbastanza avanzato. L’indebolimento dei reni è, infatti, fra la cause più comuni di morte nella tubercolosi polmonare. Ed è sempre la carne ad essere in genere responsabile dei morbo di Bright e di altre disfunzioni renali. Continua a leggere

Nel film Avatar, il popolo Na’vi di Pandora si connette a una rete che collega tutti gli elementi della biosfera,dalle piante fosforescenti agli uccelli pterodattili. E se el’ecosistema interconnesso di Pandora avesse un parallelo sulla Terra?

“La scoperta è stata quasi magica. Va contro tutto quello che abbiamo imparato finora”. La frase è di Lars Peter Nielsen della Aarhus University in Danimarca e si riferisce a una scoperta incredibile nel mondo della biologia.

Nel film Avatar, il popolo Na’vi di Pandora si connette a una rete che collega tutti gli elementi della biosfera, dalle piante fosforescenti agli uccelli pterodattili. E se l’ecosistema interconnesso di Pandora avesse un parallelo sulla Terra?

I ricercatori ritengono che i batteri “mangia-zolfo” nei sedimenti oceanici sono collegati da un network di nanofili microbici. Questi filamenti sottili di proteine potrebbero trasportare elettroni avanti e indietro permettendo così alla comunità di batteri di agire come un unico super-organismo. Ora, Lars Peter Nielsen e il suo team hanno trovato prove allettanti a sostegno di una teoria controversa.

“I microrganismi possono vivere in simbiosi elettrica a grandi distanze. La nostra comprensione di quella che è la loro vita, come e che cosa possono e non possono fare, queste sono tutte cose che dobbiamo pensare in un modo diverso adesso.” ha detto Lars Peter Nielsen.

“Questi sono risultati molto incoraggianti ed eccitanti”, dice il biochimico Yuri Gorby del J. Craig Venter Institute di San Diego. Ma aggiunge che, mentre i risultati Nielsen sono “altamente suggestivi” sulla simbiosi elettrica, “dobbiamo stare attenti a non estendere le conclusioni al di là di ciò che è scientificamente provato”. I nanocavi sono stati avvistati in laboratorio da Gorby e da altre squadre di ricerca, ma non nei sedimenti naturali. Per quanto riguarda le somiglianze con Avatar, Nielsen dice “non abbiamo alcuna indicazione che le informazioni più avanzate sono scambiate in rete”, ma ammette che i paralleli sono impressionanti.

Preso da: www.segnidalcielo.it

Morgellons: intervista alla Dottoressa Hildegarde Staninger

Pubblichiamo la traduzione di un’intervista [ LINK ] rilasciata dalla tossicologa californiana, Hildegarde Staninger, all’emittente Out of there TV. Si tratta di un documento di eccezionale valore in cui la Staninger correla il Morgellons alle scie chimiche ed alle strutture nanotecnologiche, evidenziando cause e sintomi della malattia, senza trascurare alcuni consigli per prevenire questa terribile affezione. 

TRASCRIZIONE

– Benvenuti ad un’altra edizione di Out there TV! Certamente non come il tipico TG in prima serata!

– Salute a tutti! Grazie per essere con noi. Un’incredibile storia stasera. E’ nostra ospite per la prima volta la dottoressa Hildegarde Staninger.

– E lei ci parlerà del morbo di Morgellons, essendo tra i principali ricercatori su questa sindrome.

– Hildegarde Staninger è una dottoressa di medicina integrata ed uno dei più insigni ricercatori nel campo della tossicologia industriale.

– E non solo, la Staninger è una dei pochi scienziati che sta attivamente studiando la malattia conosciuta come sindrome di Morgellons. Stasera ci fa compagnia con alcune scoperte veramente incredibili!

– Benvenuta, dr. Staninger.

Grazie tante per avermi chiamato nella vostra trasmissione.

– Questo è qualcosa di nuovo per la maggior parte dei nostri spettatori. Perciò ci spieghi che cos’è esattamente il problema della sindrome di Morgellons.

Il problema con il Morgellons, cioè questa malattia è che troviamo gli stessi sintomi con tutte le persone affette. Hanno delle fibre che crescono dai loro corpi e queste fibre bruciano a una temperatura di 1400 gradi F o più. Le fibre sono di colore nero, blu o rosse o anche bianche. I malati perdono capelli i quali vengono sostituiti con questi pseudo-capelli, soffrono di affaticamento cronico ed una serie di lesioni ricoperte con una pelle falsa. Qualcuno li chiama calici, dove queste fibre ed altri materiali si accumulano sotto la pelle.

– Dottoressa, stiamo proprio mostrando delle foto della cosa che ha menzionato. Questa cosa è raccapricciante: sembra cosi aliena sul corpo umano.

Ed è un vero invasore straniero, cioè qualcosa che viene introdotto nel corpo e non viene riconosciuto dall’organismo. Attacca i meccanismi di difesa della vittima. E in questo caso i materiali sono stati identificati alla fine degli studi condotti nell’ambito del progetto FMM. Abbiamo scoperto che il materiale è composto da una doppia composizione di poliestere con altre miscele organiche. Fondamentalmente è simile a due cannucce di plastica con una testa di silicio.

– Sul suo sito Internet c’e qualcosa chiamato ”testa dorata”. Di che cosa si tratta?

La testa dorata è stata identificata subito all’inizio delle ricerche. Abbiamo lavorato passo per passo. Lasciatemi soltanto spiegare che cosa erano questi passi. Nella prima batteria di test, usando i metodi di patologia tossicologica, condotta da me ed un mio collega, il dr. Rahim Karjoo, abbiamo identificato la natura fisica dei campioni che ci ha mandato un cittadino colpito dalla sindrome di Morgellons, tramite l’ospedale del New Hampshire. Questi campioni hanno mostrato la presenza di silicio e cristalli di silicio. Questo era nella prima fase. La seconda fase ha mostrato un’elevata densità di fibre di polietilene e la presenza di altri composti. La terza fase comprendeva la combinazione di circa 24 esemplari che ci sono stati mandati da tutte le parti del mondo e la comparazione con esemplari residui di scie chimiche mandateci dal Texas. Aggiunti gli esemplari di due pazienti affetti da Morgellons sotto la mia cura e la cura del Dr Spencer, abbiamo trovato che combaciano con gli esemplari dei residui di scie chimiche mandateci dal Texas. Di queste due persone una viveva a Point Hill e l’altra a Long Beach. Continua a leggere

 

http://www.blogeko.it/2010/taste-the-waste-il-film-dedicato-allo-spreco-di-cibo-in-un-mondo-affamato/

 

 

WIKILEAKS, DOCUMENTI CHOC: “IN IRAQ 109MILA MORTI” VIDEO BAGHDAD: “NULLA DI NUOVO” – Leggo.

La verità sullo zucchero

Coscienza Cosmica

Coscienza Cosmica….

Li mangiava, anche se lo fece una volta sola.                                              Charles Darwin era spinto da una curiosità non solo scientifica, ma anche gastronomica. Divenne membro del “Glutton” o “Gourmet Club”, il circolo dei ghiottoni o dei buongustai, che riuniva una volta alla settimana e ce la metteva tutta per mangiare animali solitamente esclusi dai menù. Nelle Galapagos, Darwin visse di iguana e, sull’ isola di James, divorò alcune porzioni di tartaruga gigante. Poichè non comprendeva l’ importanza delle tartarughe giganti per la teoria evolutiva che avrebbe poi elaborato, sul Beagle ne furono caricati 48 esemplari. Darwin e i suoi compagni di navigazione procedettero a mangiarli, lanciandone i gusci fuori bordo a mano a mano che finivano.                                                                                        Col passare degli anni, Darwin si impegnò sempre di più nell’arena accademica e perse la fede in Dio, ma non perse mai il gusto per le attrattive di un menù insolito.

Fiaba dei fiori di Bach contro la paura

Petalo era appunto un petalo, o meglio credeva di essere un petalo portato dal vento da un posto all’altro del pianeta Flores, un pianeta lontano e da pochi conosciuto, ma molto bello per i suoi colori e i suoi profumi, un pianeta abitato da farfalle di tutte le grandezze e dai molteplici colori, cosi’ come lo erano i fiori di quel pianeta profumato e colorato.

Perche’ Petalo pensava di essere un solo un petalo? Perche’ abitava in un pianeta di fiori, ovviamente, e credeva che un giorno chissa’ quale farfalla o chissa’ quale vento del nord lo stacco’ dal suo fiore e lo porto’ in giro per il pianeta…

In questo suo cercare l’origine della sua provenienza si imbatte’ in tanti posti diversi, abitati da fiori molto diversi fra loro. Il vento che soffiava cambiava direzione molto spesso, come tutti i venti, e cosi’ Petalo percorse distanze enormi su tutte il pianeta verso il sud, l’est, l’ovest e il nord e dovunque conobbe fiori che gli svelavano qualcosa.

Un giorno, capito’ in una profonda valle assolata dove non vedeva nessun fiore, questo lo fece sentire un po’ a disagio. La mancanza di fiori lo impauriva un po’, e pensava come mai non c’era nessun fiore, eppure si trovava sul pianeta Flores.
Domando’ al vento ma come e’ possibile che in questa valle cosi’ piena di sole non vedo nessun fiore, il vento che era tanto e tanto tempo che soffiava anche li, rise sconcertato gli disse di cercar bene nei luoghi d’ombra, perche’ in questo posto i fiori si nascondevano dal sole, timidi ed impauriti.

Petalo scorse allora nelle zone d’ombra di questa valle, che seppe poi si chiamava la valle della Fiducia, diversi fiori uno era timido ed imbarazzato alla presenza di questo nuovo visitatore, e dopo un po’ di timore confido’ in privato a Petalo che il suo nome era Mimulus, e che amava starsene un po’ in disparte per non disturbare gli altri, pauroso come era di qualsiasi piccola cosa, rumore o novità che si presentasse alla sua presenza.
Era giallo e simpatico e Petalo ci fece subito amicizia perche’ gli dava proprio la sensazione di essere in presenza di un fiore molto sensibile.
Proprio li’ vicino scorse anche un fiore strano, uno di quelli che tremava insieme alle foglie dell’albero dove viveva, si’ tremava facilmente per qualsiasi cosa, gli bastava poco e temeva sempre che qualcosa di strano, magico lo stesse per portare sotto la sua influenza.
Petalo, curioso gli domando’ come mai fosse cosi’ tremante ed Aspen, questo era il suo nome confido’ a questo giovane e curioso Petalo che a lui capitava spesso di capire cosa gli altri sentivano, e vivevano e pensava spesso che al buio non era cosi’ sicuro, cosi’ si invento’ di tremare facilmente in modo tale che gli abitanti della notte, e delle sue paure, non lo potessero prendere.
Petalo sorrise colpito e preoccupato per Aspen, gli diede un bacio e gli accarezzo’ l’aria e l’ombra attorno a lui, Aspen si rassicuro’ e ringrazio’ Petalo perche’ aveva capito che il suo sentire era frutto dell’amore che nutriva per gli altri.

A quel punto non lontano da questo nuovo amico di Petalo, si fece avanti un altro abitante di questa valle, anche lui abitava su di un albero, era di un colore rosso tenue e notando la simpatia e la sicurezza di Petalo si avvicino’ a lui chiedendo come mai allora a lui succedeva sempre di preoccuparsi dei suoi amici, fratelli e fiori cari per qualsiasi cosa?

Petalo si incuriosi’ alla sua storia e scopri’ che, Red Chestnut era davvero premuroso per gli altri, forse un po’ troppo. Questo fiore gli racconto’ infatti che un giorno suo fratello, un po’ sbarazzino ritardo’ di 5 minuti e subito lui corse preoccupato a destra e manca per cercarlo, solo dopo scopri’ che suo fratello era gia’ tornato, tranquillo e felice come sempre.

Ed un’altra volta Red sentii’ sua sorella che aveva un piccolo colpo di tosse e lui in preda alle sue paure chiamo’ ben dieci fiori-medici per curare sua sorella, che aveva in realta’ soltanto bevuto un po’ troppo veloce del polline dolce offertole da una sua amica.

Petalo ascolto’, come sua abitudine, anche questa storia e rincuoro’ Red che e’ giusto amare ed aiutare gli altri ma senza rendere questi schiavi dei timori che si provano.

Anche Red ascolto’ le parole di questo giovane Petalo, parole dette con sincerita’ e cosi’ rassicuranti allo stesso tempo.

Non passo’ pochi istanti che si fece avanti un terrorizzato fiore giallo cosi’ bello ed aperto da non poter essere fonte di interesse e piacere per Petalo, Rock Rose tremava era come impietrito.

Racconto’ con un filo di voce che per lui ogni situazione particolare lo bloccava all’istante…. Petalo lo abbraccio’ e lo accarezzo’ dolcemente come un petalo sa fare, e lo convinse che ogni volta che provava questo immensa sensazione di terrore era opportuno respirare profondamente, cosi’ sarebbe arrivata in lui la forza necessaria per affrontare qualsiasi cosa.

Stava quasi per andarsene sulle ali del vento che stava per cambiare direzione, quando un gruppo di piccoli fiori bianchi, deliziosi e molto delicati, chiamarono Petalo in preda ad un’eccitazione del tutto particolare, stavano liì che parlavano insieme, tanto da non capire nulla…

Petalo si fermo’ e osservandoli con attenzione vide che si muovevano in continuazione, senza accorgersene facevano strani movimenti, e ognuno si arrabbiava facilmente con l’altro per un nonnulla…

Petalo non capii’ cosi’ dicevano, tale era la confusione, ma capii’ che avevano bisogno ognuno di loro liberasi nell’aria e muoversi in piena liberta’, avevano bisogno di vivere quello che sentivano invece di rimanere ognuno imbrigliati dalle loro emozioni cosi’ incontrollate… consiglio’ loro di trovarsi un interesse piacevole che permettesse loro di esprimersi liberamente…

A quel punto il vento cambio’ direzione e Petalo portato dal vento volo via’ lontano fra i ringraziamenti di questi nuovi amici…

Un simpatico video che racconta la storia di sedici viandanti tratto da una favolo scritta dal Dr. Edward Back….

Aleister Crowley un poeta, artista e mistico e occultista britannico, uomo assai controverso e da molti considerato il fondatore di un moderno pensiero di occultismo.

Il suo nome viene associato ad operazioni segrete e magiche per molti invece il suo nome viene attribuito come la personificazione dell’ Anticristo. Aleister Crowley adottò come numero magico il 666 e condivise pienamente l’epiteco greco di ” To Mega Therion”  la cosidetta Grande Bestia. La stampa britannica si scaglio contro le sue idee e il suo stile di vita rivoluzionario, utilizzatore di droghe e Satiro fu così marchiato come l’uomo più vizioso del mondo.                                                   Un disegno del 1918 di Crowley mostra un’ intelligenza aliena con cui egli entro in contatto tramite evocazioni magiche chiamate “Operazioni Amalantrah”. Solitamente Aleister era solito disegnare con bozze gli incontri e le sembianze degli esseri che poi venivano aggiunte nei suoi dettagliati diari.  Crowley defini che i suoi incontri con intelligenze non umane per noi extraterrestri “Motivo di coltivazione volontaria della crescita spirituale” lo stesso Crowley ammise che Amalantrah gli permise di aprire un portale interdimensionale per poter accedere ad esseri di altre dimensioni. Lam è il nome di un essere raffiguarato in un disegno dello stesso Crowley,che venne direttamente da questo portale, per noi un Alieno Grigio per Crowley un entità Enochiane. Lam prende nome anche dal una parola Tibetana che ha per significato: Lama colui che  percorre il Sentiero. Continua a leggere

I Chakra

I Chakra sono i vortici dell’ energia del nostro corpo…


I CHAKRA PRINCIPALI

L’origine della dottrina legata ai sette Chakra è una delle più antiche che l’uomo abbia mai trattato e risulta essere il codice fondamentale della filosofia buddhista tantrica.

Le prime testimonianze risalgono al 3000 a.C., se ne trovano tracce in molti antichi testi sacri indiani e tutt’oggi sono di fondamentale importanza nella tradizione yogica.

Si narra che nei monasteri tibetani agli adepti “predestinati”fosse praticato un foro all’altezza del 3° Chakra Ajna, situato fra le sopracciglia, conosciuto anche come “Terzo Occhio”, nel quale veniva inserito un bastoncino, la cui precisa collocazione avrebbe dovuto aprire i canali eterici e portare così, il giovane monaco, ad un risveglio spirituale e a facoltà di chiaroveggenza.


Chakra è una parola di origine sanscrito che significa “cerchio”, “vortice”o anche “fiori di loto” chiamati Padma, poiché il Loto è il fiore ad essi associato che si differenzia di colore e numero di petali a secondo del Chakra a cui è abbinato.  Il numero dei petali riflette la velocità di vibrazione.

Il loto rappresenta lo sviluppo spirituale perché dal fango in cui sono immerse le radici, sale verso le acque torbide e si apre alla luce del cielo e del sole.

Hanno un flusso energetico che gira velocemente con movimenti ascendenti e discendenti e si uniscono nel punto di incrocio di quei canali energetici nei quali scorre il Ki, conosciuti con il nome di Meridiani.  Infatti l’Agopuntura, la Riflessologia e lo stesso Shiatsu sono tecniche che agiscono lungo questi canali e le manifestazioni dei blocchi energetici che avvengono a livello fisico non sono altro che gli stessi blocchi energetici già presenti a livello dei Chakra e dell’Aura.

Alcuni antichi testi orientali ne distinguono più di diecimila ma solitamente per la pratica del Reiki si considerano soltanto i Sette Chakra Maggiori più due situati nei palmi delle mani e due situati nelle piante dei piedi. Continua a leggere

Sri Anandamayi Ma è  tra le più note figure spirituali dell’India contemporanea è da molti considerata un’incarnazione della Dea Kali. Anandamayi Ma nacque nel villaggio di Kheora in Tipperah in Bangladesh il 30 aprile 1896 con il nome di Nirmala Sundari Devi. All’età di tredici anni fu data in sposa al bramino  Sri Ramani Mohan Chakravarty, che sarà in seguito noto come Bolanath, (uno dei nomi del Dio Shiva ) appellativo donatogli dalla stessa Nirmala. La convivenza effettiva iniziò soltanto nel 1914, tuttavia il matrimonio tra i due non fu mai consumato fisicamente; Bolanath non soltanto accettò la scelta di castità della giovane moglie ma fu anche il primo a diventare suo discepolo. Nirmala Sundari infatti non ebbe alcun maestro ed iniziò a manifestare già da giovanissima la sua particolare natura e le sue attitudini: era solita recitare numerosi mantra in sanscrito e praticare complicate asana yogiche per ore intere; in molti hanno affermato che la ragazza cadeva spesso in stati di trance e che in sua presenza si sarebbero verificati diversi fenomeni scientificamente inspiegabili, cosa che contribuì notevolmente a diffondere molto presto la sua fama.Il 1922 è noto ai devoti di Anandamayi Ma come l’anno della sua auto-iniziazione avvenuta durante la notte del 3 agosto quando cominciò anche il suo lungo voto di silenzio (che durerà per più di tre anni); quattro mesi più tardi Nirmala iniziò anche il marito, mediante un rito tradizionale. Nel 1924, sempre con il marito, si trasferì a Dhaka e la sua prima apparizione pubblica fu nel 1925 in occasione del Kali-puja, una festa religiosa in onore alla Dea nera del Bengala, che Nirmala fu invitata a condurre. Nel corso della celebrazione, secondo la testimonianza dei presenti, i tratti della giovane religiosa si sarebbero trasformati fino ad assumere per un lasso di tempo le sembianze del volto di Kali. Un simile evento si racconta sia accaduto anche durante una festa di Krishna l’anno successivo. Continua a leggere